lunedì 9 maggio 2016

"Passeggeri Notturni" di Gianrico Carofiglio

Recensione #13    (di Pier Francesco)


Premessa:

Editore: Einaudi
Pagine: 94
Prezzo di copertina: €12,50
Gianrico Carofiglio, prima di diventare parlamentare e scrittore, è stato un magistrato. Come tale, è indiscutibilmente dotato della caratteristica numero uno del buon giurista, della quale ha fatto l’elemento distintivo delle sue opere letterarie: la scrittura limpida ed essenziale.

Questo pregio gli ha permesso, nel corso della sua carriera, di rendere accessibili ed allettanti per chiunque libri pseudo-tecnici, quali ad esempio manuali sui metodi di interrogatorio nel processo penale (“L’Arte del Dubbio”) o sulle regole di stesura degli atti giuridici (“Con Parole Precise”), ed emerge anche in Passeggeri Notturni, rendendone la lettura del tutto leggera e scorrevole.

Perché leggerlo:

Passeggeri Notturni è un’opera che in pochi potevano scrivere: si tratta di trenta mini-testi di tre pagine dei generi più svariati, nei quali l’autore si prodiga in un meraviglioso esercizio di sintesi, adoperando ancora una volta con naturalezza uno stile di scrittura portato “all’osso”, eliminando ogni fronzolo e riuscendo per trenta volte, in pochissime righe, a fare centro nella mente del lettore.

La narrazione passa con disinvoltura e voluta casualità da piccoli saggi (o più che altro spunti di riflessione, data la loro brevità) a raccontini horror, da arguti episodi di vita vissuta dello scrittore a flash onirici dall’ambientazione nebbiosa. Ad ognuno di questi brani bastano tre pagine per lasciare in chi legge un motivo di pensiero, un senso di amarezza, un sorriso oppure addirittura la speranza che si possa vincere la morte.

E' una raccolta che può essere sbranata in un paio d’ore o assaporata in molti giorni, e forse è questa la soluzione che mi permetto di consigliare per dare la possibilità ad ogni pezzo di radicarsi al meglio nei sentimenti del lettore. In linea teorica, il libro potrebbe addirittura essere letto in ordine sparso, ma vale la pena di procedere con ordine, se non altro per concludere con “Stanze”, che è senza dubbio una piccola perla, nonché il pezzo migliore all’interno dell’opera.

La mia valutazione:

Passeggeri Notturni è davvero un piccolo capolavoro unico nel suo genere, un manifesto della scrittura chiara e nitida di Carofiglio. Il risultato finale è quello di permettere ad ognuno di noi di sentirsi passeggeri di un treno che attraversa paesaggi di ogni tipo, e di darci il privilegio di osservarli dal finestrino.

                                                                                                             - Pier Francesco -

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